TRA LA 'B' E LA 'G' del "BanG" di sparo

Il tempo non è un opinione

  • Feb. 2018

Sparare non è poi cosi difficile e comunque imparare ormai è questione di poche giornate trascorse al poligono di tiro poi tutto e diventa semplice e automatico, preparare le cartucce, caricare, sparare, ricaricare, ri ... sparare ........ Già sparare; si passano ore con gli amici a cercare di far stare più colpi possibili in quel benedetto bersaglio e più vicini al centro che si può. Sparare: è un attimo, ma ci siamo mai soffermati a capire ciò che avviene in quell'attimo ? Un "BANG" , un millesimo di secondo... un milionesimo nel tempo della nostra vita, ha superato anche il nostro pensiero più breve e la c'è già un buco. Cerchiamo allora di prendere con le mani quel tempo tra la (B) e la (G) del "BANG" e come un elastico allunghiamolo, tiriamolo finchè quel millesimo di secondo diventa secondo, minuto, ora. Pensiamo per un attimo se tra il momento dello sgancio del cane e l'uscita del proietto dalla canna passasse un minuto............difficile fare centro.........vero ? Eppure in quel tempuscolo millesimale avvengono cosi tante cose che per noi è difficile anzi impossibile poterle mettere insieme in un minuto. Solo leggerne l'elenco richiede parecchi secondi. Eppure nel momento in cui il percussore colpisce l'innesco (ma prima di farlo un "cane" ha percorso dello spazio e colpito il percussore stesso che è corso nel suo "tunnel" verso l'innesco), avviene la prima esplosione di energia, il detonante che è nell'innesco viene schiacciato e a causa di questo urto e schiacciamento o compressione; "detona", provocando una calda fiamma che incuneandosi nel foro di vampa, si riversa nella camera della polvere di lancio. Eppure se tiriamo ancora quel tempo possiamo vedere l'innesco schiacciarsi colpito dal percussore e sentire l'esplosione della carica del detonante, immediatamente la fiamma corre lungo il foro insieme a gas caldissimo che spinge la polvere tutt'attorno facendola roteare, la fiamma viaggia al centro della camera e la innonda colpendo i vari chicchi di polvere che iniziano ad incendiarsi. Ancora il percussore sta premendo sull'innesco, ma già i gas prodotti da questo spingono sulla palla.

Tiriamo ancora e allunghiamo questo tempo a partire dalla pressione sul grilletto: lo sgancio del cane che accellera cadendo in avanti spinto dalla forza di una molla, dopo una lunghissima corsa colpisce un percussore che inizia una seconda corsa verso l'innesco della cartuccia .... fino a colpirlo; quanto tempo solo per leggere questo ?!
I grani di polvere iniziano a bruciare, come pezzi di legno, la loro corteccia si incendia velocemente e più la pressione sale e più velocemente brucia, ad ogni raddoppio della pressione la velocità di combustione della polvere sale al quadrato; a due atmosfere la polvere brucia quattro volte più veloce, a quattro atmosfere la polvere brucia sedici volte più veloce, a 8 atm. 256 volte più veloce, a 16 atm. 65536 volte più veloce e poi ogni 270°C circa la velocità di combustione raddoppia di colpo portando il tempo della stessa, che all'aria aperta avrebbe bruciato in parecchi secondi, ad un tempuscolo quasi incalcolabile se non con particolari apparecchiature molto sofisticate. Già, ma non dimentichiamo che intanto il proiettile ha lasciato la sua posizione e sta viaggiando nella canna, lasciando più spazio alla polvere per bruciare, quindi gli aumenti delle pressioni subiscono dei rallentamenti, lo spazio aumenta, la pressione cala...

Torniamo indietro e vediamo cosa è successo mentre la polvere bruciava e i gas spingevano. Il proiettile scivolava dal bossolo prendendo la via della canna, i gas lo seguono, un po' trovano sfogo tra le pareti del bossolo e filano impercettibilmente verso l'otturatore, altri toccano le pareti fredde della canna e si raffreddano diminuendo di pressione, i più caldi e centrali alla vampa spingono, come una mano, il proiettile che superato il primo breve spazio libero rallenta incontrendo l'inizio delle rigature. La pressione del gas aumenta nuovamente finché il proietto riaccellera lungo la canna, un po' di gas trafila tra la parete della canna stessa e il proiettile che acquista sempre più velocità. La fiamma intanto è passata come una carta vetrata sulle pareti del bossolo e della canna, anche se in modo impercettibile ha già asportato un po' di metallo. Si chiama erosione la si nota dopo moltissimi colti o in quelle armi dalle cartucce esasperate "Magnum, Super Magnum, Express, Nitro Express". Immaginiamo la fiamma di un cannello ossidrico, quello usato per saldare, ma anche per tagliare. Questa è la fiamma dell'esplosione nelle cartucce alle pressioni e alle temperature che si hanno al primo atto dello sparo, quello impercettibile dopo la "B" del bang. Fortunatamente i tempi sono cosi brevi che i metalli dell'arma possono resistere: si dilatano e si ritirano impercettibilmente, la canna vibra sotto lo sforzo. Il proiettile sta raggiungendo l'estremità della canna, la bocca. La polvere è quasi tutta bruciata, quando questo la abbandona i gas all'interno escono a gran forza e velocità tanto da superarlo impazziti. Un ultima spinta al proiettile libero che accellera ancora.
Tutto il gas esce rapidamente, tanto che nella canna per un attimo si forma un vuoto quasi assoluto, poi l'aria ritorna al suo interno con un suono molto simile a quello del tappo delle bottiglie di spumante quando viene liberato. Quello che rimane di questo microsecondo di tempo è solo un po' di fuliggine nella canna e un bossolo caldo e sporco; le orecchie che fischiano e un foro nel bersaglio ma solo se in tutto questo tempo si è stati assolutamente fermi.

Accorciare questo tempo è un lavoro da certosini, lo fanno i tiratori di Bench Rest, gli "sniper", perchè quesl tempo, per breve che sia, è sempre troppo lungo. Cosi si progettano meccanismi di sparo sempre più leggeri e rapidi, semplici per eliminare movimenti che ruberebbero tempo prezioso tra il rilascio del cane o del percussore all'uscita del proiettile dalla canna. Si scelgono allora armi con solo percussore lanciato eliminando così la corsa di un cane inutile, si scelgono percussori in titanio, molto leggeri e veloci, inneschi estremamente caldi e sensibili, polveri con forme che migliorano l'accensione e la velocità di combustione, bossoli a camera corta e proiettili leggeri.

Ora, quando la prossima volta andrete a sparare, soffermatevi ad ascoltare tutto questo; avviene tutto in quel breve tempo tra la (B) e la (G) del "BANG".