zastava m76
7,92 Mauser
Zastava Arms, conosciuta anche come Zastava Oruzje. Si tratta del principale fabbricante di armi Serbo la cui la sede sociale è a Kragujevac (Serbia), quarta città più importante del Paese.
Creata nel 1853 la manifatturala produce armi leggere dal 1860. Le sue realizzazioni saranno presenti in tutti i conflitti e, particolarmente le due guerre mondiali. Attualmente, la produzione comprende, oltre le armi militari, pistole, revolver, carabine da caccia e per sport così come i fucili da caccia a canna liscia.
Tutto ebbe inizio nel 1976
Come indica il suo nome, la nostra arma è entrata in servizio fin da 1976. Si tratta di un fucile semiautomatico destinato al tiro di precisione di tipo militare adatto anche al combattimento ma non è dunque un fucile "sniper" come qualcuno crede e cioè nel vero senso della parola "sniper". L' M 76 è il discendente diretto del fucile d'assalto M70 Jugoslavo che è una variante del celebre AK 47 e dell'AKM 59.
Fedele alle sue origini, lo Zastava produce su una linea tipica delle armi dell'Europa dell'est. L'M76 è un grosso fucile il cui l'aspetto marziale non lascia indifferente e mostra la volontà della Zastava di ona accurata ottimizzazione per un uso particolare.
La forma dell'incastellatura non può negare la sua parentela col suo "cugino" l'AK 47. È realizzata in acciaio lavorato e non stampato, ciò che gli conferisce una certa rigidità malgrado una lunghezza di 285 mm. Solo il coperchio e la leva di sicurezza a due posizioni sono ottenute da stampaggio.
Caratteristiche
Lunghezza totale: 1135 mm.
Lunghezza della canna: 550 mm.
Lunghezza spegnifiamma: 53 mm.
Cameratura: 8mm. Mauser (7,92X57JS)
Peso: 4,2 Kg.
Funzionamento: semiauto a recupero di gas
Colpi: 10
Molto squadrato nella sua concezione, il lungo castello comporta un meccanismo di estrazione e sparo molto semplice basato sul solito sistema a molla di contrapposizione. Basato su tre semplici pezzi, asta e molla, carrello e asta e otturatore: questultimo si impernia nelle asole della canna assicurando la chiusura all'atto dello sparo, i gas che premono sull'asta del carrello lo fanno indietreggiare quanto basta per aprire l'otturatore e permettere così l'automatismo di espulsione e ricaricamento. La molla consente al sistema di richiudersi in attesa di una nuova azione del grilletto. La semplicità sui campi di battaglia consente sempre di levarsi d'impaccio quando qualcosa non funziona; intervenire sull'arma è cosa semplice, sollavato il coperchio della cassa si accede completamente as sistema meccanico.
Arma molto appruata nasce per il tiro in appoggio, si rivela perfetta per il tiro in posizione distesa. Il caricatore amovibile, realizzato in lamiera di acciaio, è posto come sempre davanti al ponticello del grilletto, tra essi la leva di sgancio. Un classico delle armi di questa concezione. Questo implica tuttavia la necessità di spingere dalbasso indietro il caricatore per agganciare lo sperone di posizionamento prima di tirarlo verso la parte posteriore per assicurare l'aggancio.
La canna è del tipo pesante e conica verso la parte anteriore, la Sua lunghezza è di 550 mm e presenta quattro righe destrorse a passo pari a 9,5 pollici / giro, cioè 241 mm. , l'anima presenta una superficie molto marziale nella rifinitura poiché è semplicemente lucidata. L'esemplare di prova che è quasi nuovo, ha dimostrato di poter essere ampiamente migliorato. Le quote interne sono invece completamente corrette poiché coincidono esattamente con queste nominali del calibro. Il foro dell'anima presenta dunque un diametro di 8,20 mm, (0.323 pollici), con un diametro sui pieni di riga di 7,85 mm, (0.309 pollici). Le quote della cameratura di cartuccia sono molto abbondanti, tipica lavorazione militare che lascia spazio a corpo e colletto per una migliore cameratura di quelle cartucce più deformate.
Le rifiniture esterne dei metalli sono brunite in nero opaco mentre la canna è brillante. Le finiture rimangono caratterizzate dall'idea marziale dell'arma, quindi non sono perfette.
Le tacche di mira sono un classico militare, montate probabilmente sapendo che difficilmente saranno utilizzate, l'arma è fornita di ottica ZRAK, il calcio finisce con un tacco in gomma semi-dura che si sposa bene con ogni spalla.
Meccanicamente parlando... Lo Zastava M 76 funziona secondo il principio del recupero dei gas a lungo pistone. Questa formula indica semplicemente che i gas prelevati dalla canna spingono un pistoncino sopra di essa e attraverso una lunga asta questo pistoncino aziona l'otturatore permettendone l'apertura ritardata. Niente di complicato dunque, ma affidabile proprio perchè i gas non sono in contatto diretto con l'insieme meccanico di apertura. Un altro vantaggio di questa meccanica è che procura una dolcezza di funzionamento molto piacevole, tanto più che la canna è localizzata sotto il sistema di recupero, avendo così un asse più basso l'azione di rinculo si scarica in modo diverso.
L' M 76 possiede un sistema in più di regolazione della valvola di recupero dei gas che comporta una leva graduata da 1 a 3. Si tratta in effetti di regolazioni relative al tempo di apertura ma più che altro, in battaglia, vanno regolate secondo il livello di pulizia dell'arma:
1 = fucile pulito,
2 = fucile sporco e tempo caldo,
3 = molto sporco e tempo molto freddo.
Questo sistema che gioca sul diametro di apertura dello sfiatatoio è stato apprezzato sui campi di battaglia dell'Est Europeo
La chiusura dell'otturatore è a testa rotante i cui tenoni si incastrano saldamente nei risalti della canna. Trattandosi di un'arma particolarmente dedicata ad un uso speciale (non d'assalto), lo Zastava M 76 beneficia di un ottica da tiro fatta per lui. Si tratta di un cannocchiale ad ingrandimento fisso 4X prodotto specificamente dagli stabilimenti ZRAK di Sarajevo.
Tipico dei sistemi dei Paesi dell'Est, questa ottica è compatta, 247 mm e comporta due torrette basse per la regolazione di alzo e deriva, ma solo in apparenza. La torretta superiore è in effetti un compensatore della parabola balistica regolata in fabbrica. Ogni bersaglio di tiro mirato comporta un clic intermedio ogni 50 metri, a partire da 300 mt. in poi. La torretta laterale manovra gli assi destra (-) e sinistro (+), al contrario dei modelli americani ed europei. Ogni clic trascina una modifica del tiro di 10 cm a 100 m. La qualità ottica è buona e malgrado il diametro dell'obiettivo, 24 mm, permette dei tiri crepuscolari senza nessuno problema. La finezza del reticolo sospeso, inciso su lente, impone l'aggiunta di una sorgente di illuminazione fornita da una pastiglia al trizio come indica l'etichetta laterale arancione con la sigla di radio attività in rosso. Beninteso, il nostro modello è privato di questa pastiglia dato che l'importazione richiede perticolari certificazioni non concesse all'atto dell'importazione dell'arma.
Il reticolo comprende tre barre: una verticale e due laterali. Una punta (capriata) viene a sfiorare la barra verticale, indicando il punto di mira. Dieci graduazioni laterali per parte indicano la deriva di tiro di 1 minuto di angolo ciascuno (10 cm a 100 mt.). Un scala obliqua calibrata di tipo militare rappresenta un obiettivo di 1,75 m di altezza alle varie distanze di tiro, questo è stato il primitivo misuratore della distanza di tiro. La graduazione va da 200 a 800 metri. Una volta acquisita la distanzia di impegno del bersaglio, basta regolare la torretta superiore e aprire il fuoco. Piccola particolarità di questa ottica, la regolazione delle diotrie si effettua non nella parte posteriore sull'oculare, ma ruotando dell'anello dell'obiettivo.
L' M 76 è un'arma a vocazione particolare, è consegnato con parecchi accessori dedicati.
La cinghia di tela un gilèt tattico speciale denominato M-02 A comprende quattro porta-caricatori M 76, un scompartimento per il silenziatore e parecchi altri astucci, porta pistola semiautomatica, porta-caricatore pistola,..., un kit di pulizia contenuto in una capsula metallica di 90 mm di altezza, una proteggi-ottica in tela.
La munizione 8 x 57 JS:
dopo la seconda guerra mondiale si impose una nuova munizione militare 8X57, denominata M 75. Questa cartuccia prodotta dalla Pvri Partizan ha bossolo in ottone, un innesco Berdan e purtroppo un innesco corrosivo. Il proiettile è di tipo camiciato (FMJ) del peso di 12,8 g, 198 grani. è propulso ad una velocità di 719 m/s rimanendo supersonico fino a circa 900 metri. Sviluppata specificamente per l'M 76, questa munizione si rivela generalmente precisa in tutte le armi in questo calibro. Una volta posti i bersagli a 100 e 200 metri, le prove hanno potuto cominciare. L'ottica è regolata già di fabbrica per una munizione militare (M 75), è però consigliato trovare una cartuccia che si avvicina alle prestazioni di quest' ultima per non avere troppa differenza balistica.
Sfortunatamente con il munizionamento civile in commercio il tiro risulta impreciso e l'ottica deve essere tarata nuovamente per la cartuccia che fornisce prestazioni molto diverse da quella militare, con un po' di impegno però si riesce a capire come portare la massima precisione anche con queste cartucce a apatto poi di usare sempre lo stesso tipo. Anche la forma del reticolo inganna spesso il tiratore non abituato, insomma per usare al meglio quest'arma si deve fare molto esercizio.
Jean Louis Schacchi