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ARMI: residuati bellici

Biografiadiunabomba "sito web" ben conosciuto, oggi diventato un "blog", continua da sempre a spiegare a ragione (schegge assassine) che gli ordigni non possono essere rimossi quando vengono trovati, ma devono essere immediatamente informate le Forze dell'Ordine che provvederanno a far rimuovere in sicurezza l'ordigno dal personale qualificato dell'Esercito.

In questa mia pagina non vi sollecito ad andare a caccia di ordigni ma se mai ad evitare di farlo o al limite pronti a segnalarne la presenza qual'ora vi trovaste in presenza di oggetti sconosciuti dalle sembianze sospette. Molti giovani oggi, con i prezzi degli strumenti di ricerca ridotti rispetto a quelli di un tempo, si sono improvvisati cercatori di tesori, Tesori che non per forza devono essere bombe o armi, ma c'è chi cerca semplicemente vecchi reperti di ben altro timo. Spesso queste persone finiscono per imbattersi in oggetti che non sono tesori ma pericolosi ordigni.

Prima di mettersi a caccia di "tesori" si dovrebbe avere un minimo di conoscenza per la propria sicurezza e per poter riconoscere a colpo d'occhio un ordigno pericoloso da un semplice pezzo di ferro da trincea. Anche se la caccia a vecchi elmetti, bottoni di divise, scatolette, oggetti metallici vari è spesso divertente e fa passare giornate intere all'aria aperta, i luoghi scandagliati sono troppo spesso ex zone di guerra mai bonificate che possono riservare spiacevoli sorprese.
Scoprirete invece qui, come scegliere e conservare un simulacro bellico reso inoffensivo secondo le attuali regole. Acquistare taluni oggetti sulle bancarelle dei mercatini di militaria non è sempre conveniente se non lo si fa con cognizione di causa.

La Cassazione ritiene da tempo parti di armi da guerra tutte le parti, anche i bossoli di cannone, di ordigni o munizioni da guerra ancora efficienti. E' quindi chiaro che è consentito possedere un oggetto proveniente dalle battaglie passate solo se questo non solo è inoffensivo ma è anche stato ridotto a semplice pezzo di metallo inutilizzabile.

Gli avvenimenti degli ultimi anni che hanno visto coinvolti in vicende giudiziarie famosi collezionisti di reperti delle guerre mondiali, denunciati prima e processati in seguito per detenzione di materiale bellico. Questo riporta alla luce un problema che coinvolge moltissimi di coloro che amano lo sport delle armi e con esso, la passione di collezionare qualche vecchio ricordo delle guerre passate trovato in una vecchia cantina o in aperta campagna, o addirittura acquistato in qualche mercatino ma da persone inesperte e senza controllo.

Spesso si è trattato di persone che possedevano semplicemente un guscio di bomba a mano, un frammento di granata, una spoletta o una vecchia cartuccia. In altri casi sono stati tratti in arresto conosciuti collezionisti esperti che vantavano collezioni uniche e ricche di pezzi veramente storici.

Ecco una sentenza positiva su questo argomento:
4http://www.tiropratico.com/normativa/ARCHIVIO/simulacri.html

 

L'immagine qui riporta la scheggia di una bomba a mano trasformata in un portachiavi.

La prima norma a cui si deve fare riferimento è la Legge 895 del 2 ott. 1967 che impone il divieto della detenzione di armi, munizioni da guerra e parti di esse, che letto cosi appare proprio sia vietato detenere ogni pezzo riconducibile ad armi o munizioni utilizzate dai militari, ad esempio dovrebbe essere vietato detenere un bossolo vuoto di un vecchio Carcano,3 cosa stupida dato che un bossolo vuoto è semplicemente un cilindro in ottone eppure la norma voleva evitare che chiunque raccogliesse oggetti che potevano essere pericolosi credendoli invece innoqui. E' però vietato, anche alla luce della normativa EU, detenere bossoli con marchio NATO (croce nel cerchio). Per molti anni dopo il conflitto, armi derivanti dallo stesso erano adottate dall'esercito e dalle polizie dello Stato, in mancanza acora, del nuovo armamento. Ma dato che nel nostro Paese, le leggi hanno in se grande ambiguità, l'idea che sia assolutamente vietato detenere qualsiasi pezzo di ferro riconducibile alle guerre è ormai radicato nella mentalità di molti Dirigenti delle Questure e delle Prefetture. Non è semplice quindi rimanere perfettamente immuni da denunce qualora si sia in possesso anche un piccolo ricordo della guerra, magari recuperato nella soffitta della vecchia casa di campagna, un pezzo che il nonno aveva trovato nel bosco.

Gli appassionati che si recano nei luoghi dove sono avvenute battaglie, alla ricerca di un vecchio ricordo, dalla fiaschetta al bottone di una divisa, alle mostrine o altri oggetti metallici spesso finiscono per raccogliere anche broiettili, parti di bombe, oggetti da trincea,li riportano a casa insieme a parti esplose (schegge), barattoli, bossoli, caricatori o lastrine e qualche volta pezzi di armi. La prima cosa di cui si devono assicurare prima di raccoglierli è se essi non siano ancora funzionanti, integri o carichi, ammesso che siano solo pezzi di ferro e non intere bombe. Ma se questi sono oggetti ancora integri anche se arrugginiti, non devono assolutamente essere toccati, il posto va segnalato alle Autorità che provvederanno a identificarli, spostarli e renderli innocui.

 

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Evitate di raccogliere bombe o altro che non sia già esploso e quindi visibilmente vuoto.

LA LEGGE E' CHIARA; CHI TROVA UN ORDIGNO DEVE FARNE SUBITO COMUNICAZIONE ALL'AUTORITA' COMPETENTE.
Per coloro che preferiscono avere un pezzo semi-integro sarebbe opportuno che lo acquistassero sul mercato specializzato assicurandosi che lo stesso sia ispezionabile a vista. Sui mercatini di anticaglie molto spesso si trovano questi oggetti, acquistateli solo se siete sicuri della loro completa disattivazione e se questa si può verificare a vista o sia certificata.

Molti cosidetti " veri collezionisti " si fanno grandi esibendo spesso ordigni integri difficili da esaminare ritenendo che il collezionismo deve lasciare integri tali oggetti anche se vuoti e inoffensivi.

Questi collezionisti "veraci" salteranno sulla sedia a vedere le foto qui a fianco, munizioni, bombe, proiettili completamente sezionati e svuotati, spesso riempiti di resina trasparente, resi quindi non solo totalmente inerti, cosa verificabile a colpo d'occhio, ma garantendo lo stato di assoluta inefficenza e impossibilità di riattivazione. La norma infatti prevede, per gli ordigni inerti, l'impossibilità di ricaricare l'oggetto che possediamo cioè, di renderlo nuovamente funzionante. L'esempio potrebbe essere quello di un bossolo che pur scarico potrebbe essere nuovamente innescato, riempito della dovuta polvere e completato con un proiettile tornando ad essere un oggetto letale. Ridurne la capacità lesiva, cioè renderlo inattivo e inattivabile va fatto a garanzia di chi lo possiede in modo che nessuno possa dubitare di quell'oggetto che magari fa bella mostra di se sulla scrivania a fianco alla foto della "suocera".

Chi acquista involucri di bombe totalmente vuoti, munizioni disattivate, può detenerli purchè non sia ipotizzabile un loro mero riutilizzo e per questo ... quale miglior sistema può essere quello di acquistare solo oggetti sezionati dei quali sia stata asportata una parte essenziale dell'oggetto e per far si che l'ispezione interna sia facilitata e dimostri la sua assoluta e totale disattivazione e conseguente inutilità e l'impossibile riutilizzo anche ai meno esperti.

QUESTA OPERAZIONE DEVE ESSERE PORTATA A TERMINE DA PERSONALE QUALIFICATO. NON ESEGUITE LAVORI DI ALCUN GENERE SU ORDIGNI ANCHE SE LI RITENETE SIANO INERTI. LA CRONACA E' PIENA DI NOTIZIE DI INCIDENTI E DI SCAMPATI PERICOLI. NON DETENETE, NON TOCCATE ORDIGNI IN PROSSIMITA' DI ABITAZIONI: NON SOLO NE VA DELLA VOSTRA INCOLUMITA' MA ANCHE DI QUELLA DELLE PERSONE CHE SONO PRESENTI O CHE VI ABITANO E DI INTERI IMMOBILI.

6Chi detiene e colleziona queste parti si assicuri che ogniuna di esse sia ispezionabile perchè possa dimostrare ad altri che è assolutamente inerte. Un oggetto chiuso anche se ci assicurano che è vuoto, potrebbe contenere un detonatore attivo capace di uccidere e poi ad un controllo, il personale delle FF.OO non è tenuto a verificare e smontare l'oggetto e quindi il rischio è che proceda a un sequestro preventivo e una successiva denuncia in attesa di una perizia.

Controlliamo quindi sempre che tutto sia smontabile, vuoto e ispezionabile fino al più piccolo spillo, all'ultima molla, semplicemente con l'osservazione esterna. La spoletta qui a fianco è stata disattivata da personale qualificato e sezionata, quindi non solo è inattiva ma è anche inutilizzabile viste le sue attuali caratteristiche, ma lo si può vedere ad occhio nudo senza bisogno di toccarla e chiunque può capire che ormai è solo un pezzo di ottone senza alcuna capacità offensiva. Attenzione: le cartucce interne innescanti, contenute in molti congegni e spesso dimenticate da chi ha provveduto a una disattivazione incompleta, sono parti usate per innescare la bomba stessa, devono essere svuotate e sezionate a loro volta o non essere presenti affatto, (cosa migliore). Qui sotto una spoletta per granate in sezione.

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9Più ciò che possediamo non sarà ispezionabile e darà adito a dubbi sulla sua effettiva inoffensività e maggiore sarà per noi il rischio di correre seri guai con la giustizia. Rischiare tanto per mantenere intatto un pezzo di ferro non vale proprio la candela, inoltre come dimostrano le foto, anche se disattivate con il sistema della sezionatura, queste appaiono sempre belle e spesso più interessanti.

Qui a sinistra una spoletta di bomba totalmente inertizzata, molto bella da vedere in sezione, dove si denota anche la sua deformazione a causa dell'impatto che però, a quanto pare, non ha provocato l'esplosione della stessa. Una volta asportate le pastiglie innescanti, gli esperti le bruciano a fuoco "aperto" e quindi le distruggono, le parti metalliche invece vengono aperte e tagliate rendendole quindi dei semplici pezzi di ferro o di ottone senza che possano essere più un pericolo per nessuno.

 

 

Ricordiamo a tutti che gli ordigni di qualsiasi età essi siano, sono sempre pericolosi anche se immersi per anni in acqua, molti esplosivi militari non sono soggetti a deterioramento e sono capaci di esplodere "sempre" (come nuovi) anche dopo 100 anni esposti alle intemperie, inoltre non è consentito toccare ordigni inesplosi, quindi assicuratevi che ciò che state per raccogliere, ricevere in dono o acquistare sia vuoto, ispezionabile e abbia le caratteristiche che vi abbiamo indicato.

 

 


 

Ecco qui sotto come detenere un guscio (bomba a mano) senza incorrere in rischi.

La spoletta interna è stata asportata dagli artificieri, la parte in blu con righe rosse è semplicemente un pezzetto di cartoncino arrotolato e verniciato che rappresenterebbe l'originaria spoletta.

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Come detto, attenzione sempre a tutti gli ordigni con cui venite in contatto, un esempio è riportato nella foto in basso a sinistra, queste cartucce cal. 20mm. sono state raccolte a grande profondità in mare dopo almeno 40 anni di immersione, (questo recupero viene fatto da personale qualificato, materiale residuato di guerra immerso deve essere segnalato alla locale Capitaneria di Porto), esse appaiono in cattivo stato e sono completamente corrose e intrise di acqua di mare. Eppure dopo giorni di asciugatura al sole dell'estate Italiana al loro interno la polvere è stata estratta ed è stato dimostrato che una volta asciugata anche dopo tutti questi anni, la polvere sia in grado di riaccendersi con estrema vivacità.

Sicuramente non sarebbe stata adatta a ricaricare delle cartucce, avendo perso parte delle sue caratteristiche ma se queste munizini fossero finite nel fuoco, sicuramente avrebbero messo a richio la sicurezza di chi si sarebbe trovato intorno.

 

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Munizioni cal. 20mm. recuperate a grande profondità in mare aperto. Qui, nella foto (sopra), uno dei sacchetti contenuto nelle munizioni. Il colore marrone è dovuto ella ruggine prodotta dai bossoli in acciaio, la polvere una volta asciugata si presenta in perfetto stato e brucia vivacemente se accesa con un fiammifero. Sopra un sacchetto ancora integro, estratto da una munizione da 20mm. recuperata a grande profondità in mare, dallo strappo si nota uscire la polvere che serviva come carica di lancio.

 

Diffidate quindi sempre da quelle che appaiono vecchie munizioni non funzionanti, acquistate solo reperti se potete controllarne voi stessi la perfetta disattivazione o fatevi accompagnare da un esperto, evitate il "fai da te" su munizioni d'arma portatile se non avete esperienza nel campo.

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COLLEZIONISMO SUL FILO DELLA LEGGE

Collezionare residuati delle guerre è spesso un rischio, la legge non è del tutto chiara e le Autorità molto rigide, chi detiene parti di bombe anche se inerti, è sempre a rischio denuncia, del resto la Legge si esprime come segue:

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LEGGE 2 OTTOBRE 1967, n. 895
(pubblicata nella G. U. 12 ottobre 1967, n. 255).

Chiunque senza licenza dell'autorita' fabbrica o introduce nello Stato o pone in vendita o cede a qualsiasi titolo armi da guerra o tipo guerra, o parti di esse, .........
Ricordate che molti reputano parti di arma da guerra anche i gusci di bombe vuoti, è quindi opportuno che essi siano inutilizzabili e assolutamente irrecuperabili per potersi ritenere inefficienti ma il rischio rimane. Solerti tutori dell'ordine potrebbero pensarla diversamente.

Non ci stanchiamo di dire a tutti di evitare assolutamente di raccogliere oggetti che appaiono carichi, integri, pericolosi ma di avvertire le Autorità. Evitate il fai da te specialmente in casa, esplosioni di questo tipo riducono un palazzo in un cumulo di macerie con chiunque vi sia dentro e nelle vicinanze. Acquistate solo alle aste riconosciute o presso rivenditori che forniscano la garanzia per ciò che vendono.

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I più accaniti collezionisti "svengono" alla vista di un tale lavoro (foto sopra), eppure il proiettile da 100mm. fotografato qui appare integro alla vista se girato in un senso ma, basta girarlo per capire che esso è totalmente vuoto e inutilizzabile, l'asportazione di parte della corona di forzamento lo garantisce al di la di ogni ragionevole dubbio, limitando brutte sorprese. Ad un aventuale ispezione, l'oggetto è visibilmente vuoto, inutilizzabile e disattivato, caratteristiche che devono essere riconosciute subito da chi provvede ai controlli. La parte superiore si può svitare dall'involucro ed è achessa totalmente vuota al suo interno.

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Non è poi cosi male collezionare questi oggetti in cui è possibile guardare dentro, la dove chiunque ne sarebbe allontanato anche per paura, in questo modo ne viene attratto, se non altro per curiosità di verificare come è fatto dentro. Qui anche il meno esperto capisce che ha a che fare con qualcosa di innoquo, molti di questi oggetti sono utilizzati nelle scuole della Polizia e dei Carabinieri o per artificeri o sono esposte nei musei della guerra in tutto il mondo.

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Attenzione alle armi da addestramento, come la bomba a mano fotografata qui sopra a sinistra, è totalmente innoqua perchè prodotta per l'addestramento a salve delle reclute. A prima vista sembra vera (erroneamente colorata in rosso, mentre è un simulacro e dovrebbe essere di colore nero) essa può metterci nei guai: all'origine di colore nero è stata riverniciata in rosso come l'ordigno attivo... fortunatamente una volta presa in mano si capisce che è vuota dato che l'involucro in alluminio pesa solo pochi grammi, ma chi si fiderebbe a prenderla in mano ? Alla sola vista di un oggetto simile scatterebbe una denuncia e l'immediata chiamata degli artificeri, meglio allora provvedere a far si che si veda a colpo d'occhio che è vuota. La soluzione è quella di forarla (foto a destra) perchè sia meglio ispezionabile da chiunque.


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(a fianco) - Un proiettile da 20mm. sezionato e svuotato (PER MUSEO) può fare bella mostra sulla vostra scrivania, purchè sia completamente svuotato, inutilizzabile (non sia quindi possibile ricaricarlo) e visibilmente inattivo anche agli occhi dei meno esperti. Notate come sia stato asportato il tracciante posteriore, l'esplosivo centrale, la pastiglia detonante svuotata e la spoletta in ottone sezionata a sua volta.

 

 

 

 

 

 

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A fianco: polvere da sparo in fiamme. La polvere è stata estratta da vecchie munizioni ritrovate in mare dopo oltre 40 anni di immersione in acqua salata, questa è la prova che il tempo non ferma il pericolo.

 

 

 

 

 


 

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Nella foto più sopra: tre munizioni di vario calibro, una munizione calibro 75mm. proveniente da un carro Sherman M5A1 al centro una munizione calibro 35mm. del 1917 e più a destra una munizione moderna .300 Win. Mag.
Nella foto sotto una flangia di mina navale completa del suo urtante in piombo. All'interno di questi urtanti erano contenute fiale in vetro di acido che una volta rotte provocavano, colando su una batteria a secco posta al di sotto, una scarica elettrica che attivava il detonatore principale della mina. Questi ordigni sono ancora presenti nei nostri mari e troppo spesso finiscono nelle reti dei pescatori.

 


 

 

da: Il Resto del Carlino 25.11.2011
Bomba a mano su una bancarella
Paura in piazza VIII agosto

Cittadino chiama la polizia

Attimi di paura per un bolognese in piazza VIII agosto. L'uomo, 36 anni, stava passeggiando quando ha notato una bomba a mano fra gli articoli in vendita su una bancarella. Insospettito, ha subito chiamato la polizia: "Si tratta di un ordigno non disattivato ed è pericoloso". La commerciante che esponeva l'oggetto ha tranquillizzato gli agenti chiarendo che la bomba, acquistata dal marito in un altro mercatino, era inoffensiva in quanto svuotata dell'esplosivo. I poliziotti hanno comunque fatto intervenire gli artificieri per una verifica piu' approfondita. La bomba e' risultata essere un ordigno bellico della seconda guerra mondiale privo di capsula detonante e reso inerte, ma non inoffensivo. Cosi' il marito della donna, un milanese di 54 anni incensurato, e' stato perquisito. Gli accertamenti nella sua casa e nel furgone sono risultati negativi ma per l'uomo e' scattata comunque una denuncia per porto in luogo pubblico di armi.


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14.07.2012 - Esplode ordigno bellico: ferito un uomo

MARINA DI GROSSETO - Aveva una passione per le vecchie munizioni del tempo della guerra che cercava nei campi un tempo terreno di battaglia. Un uomo di 53 anni di Marina di Grosseto è rimasto seriamente ferito, nel primo pomeriggio di oggi, mentre, nella sua abitazione stava sistemando la sua collezione di munizioni.
L’uomo è stato trasferito all’Ospedale Misericordia di Grosseto. Sull’incidente sono in corso le indagini dei Carabinieri di Grosseto.


ordigno_bellico_nel_cassonetto_ecocentro_chiuso_durgenza


28.06.2012 - ROMA - Esplosione in un appartamento a Cinecittà: un operaio romeno di 26 anni è morto dilaniato da una bomba a mano che i proprietari della casa usavano come ferma carte. Sembra che uno dei familiari avesseavuto un passato nell'esercito. La tragedia è avvenuta al primo piano di un palazzo in via Tuscolana 791, all'altezza della fermata metro Lucio Sestio. Gli operai stavano facendo un lavoro di ristrutturazione. Gli altri due colleghi dell'operaio deceduto si sono salvati perché erano andati a pranzo.


LA FOLLIA
Certo si potrebbe pensare e scrivere che da anni l'Italia è pronta a sbalordire tramite comportamenti talvolta completamente privi di buon senso. Sabato 5 maggio 2012 più quotidiani lanciano la grave notizia:
Esplode un residuato bellico probabilmente risalente alla prima guerra mondiale, un colpo da cannone da 149 mm. Il protagonista di questa storia dell'assurdo è un quarantunenne residente a Crosano di Brentonico, provincia di Udine. Sembra a dire delle numerosi fonti che l'uomo fosse intento ad aprire la granata aiutato (sembra) da una lama elettrica (roba da pazzi). L'illegale passione di questa persona era già nota in paese. Infatti il tizio riceve più denunce dalle Forze dell'Ordine competenti nel territorio. Ma torniamo all'accaduto: L'uomo raccoglie il residuato chissà dove (nel momento che lo raccoglie è già denunciabile per detenzione), lo trasporta nel garage di casa (a discapito della sicurezza di chi incrocia per strada), dove pensa bene di aprire e svuotare la granata del proprio esplosivo ( quale esplosivo…? Cosa intende farne…?). Ma è illuminato dal suo Dio, infatti per compiere tale lavoro decide stringere la bomba tra le gambe…!!!!! (no non è possibile….!!!!). L'esplosione è devastante, l'uomo è proiettato fuori dal garage, ovviamente con numerose ferite sul corpo (…), è stato soccorso dalla Croce Rossa del paese ed è stato trasportato con un elicottero all'ospedale Santa Chiara di Trento.
Morale della storia:
Questo signore (per non scrivere altro), sicuramente non è mosso dall'amore per la storia, non condivide alcuna passione rivolta ai cimeli dei Caduti in guerra, perché i veri ricercatori storici del settore, al cospetto di un residuato bellico esplodente, allertano le Forze dell'Ordine, non si portano la granata a casa (un condominio…!!!!!). Vista la grave situazione economica Italiana a questo tizio gli farei pagare, sia le spese del soccorso per mezzo dell'elicottero, sia le spese mediche. Non ricordo più da quanti anni biografiadiunabomba "sito web" ben conosciuto continua a spiegare che le granate non possono essere rimosse…mah….

Giovanni Lafirenze - http://www.biografiadiunabomba.it/

Quanto sopra esposto non vuole invitare gli appassionati a cercare nei campi residuati da smontare ma piuttosto metterli in guardia dal farlo, come scritto sopra, questi oggetti sono pericolosi anche dopo decine di anni di abbandono, l'esplosione di un ordigno in un abitazione può provocare crolli disastrosi, inoltre la Legge vieta di toccare ordigni inesplosi la cui presenza deve essere invece segnalata alle Autorità.


Il Messaggero Mercoledì 30 Aprile 2014
Vende online una bomba a mano, agente si presenta all'incontro e l'arresta

Una bomba a mano in vendita a cento euro trattabili sul sito di annunci online Kijiji, con ritiro a Roma o con spedizione. E con tanto di foto dell'ordigno in questione e i recapiti dell'inserzionista. È quanto ha scoperto la polizia della divisione polizia amministrativa e sociale della questura della Capitale, che ha arrestato un 42enne romano. A notare l'oggetto è stato il dirigente della divisione, Edoardo Calabria, che poi fingendosi interessato all'acquisto, ha contattato direttamente il venditore e ha preso appuntamento per il finto acquisto.

Ad aspettare l'inserzionista c'erano gli agenti: l'uomo aveva con sè la bomba con la polvere esplosiva e all'interno di una busta. Si tratta di un 42enne che lavora per una ditta di traslochi, il quale agli agenti ha riferito di aver ricevuto in regalo l'ordigno, proprio durante un trasloco, da un'anziana vedova in passato sposata co un ex militare. La bomba è del tipo Scrm: un ordigno di natura bellica, la cui messa in vendita, cessione, detenzione e trasporto in luogo pubblico o aperto al pubblico sono espressamente vietati dalla legge.

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