IL BOSSOLO


Iniziamo qui il nostro viaggio nel mondo delle munizioni partendo dal primo gradino della scala che saliremo insieme cercando di scoprire i segreti del mestiere. Partiamo quindi subito con il bossolo; questo pezzo importante della cartuccia, non nasce in tempi recenti ma si pensa ad esso e lo si sperimenta già negli anni in cui le armi ad avancarica sono di grande uso, dai primi bossoli in carta si è passati via, via, a quelli in cartone e quindi finalmente a quelli metallici che hanno permesso l'evoluzione moderna delle armi a fuoco.

Oggi i bossoli possono essere divisi in tre principali gruppi: (1) bossoli per canna liscia, (2) bossoli per carabina, (3) bossoli per pistola;

 

(1)

Esempio di bossolo calibro 12"

(2)

Esempio di bossolo 7x64

(3)

Esempio di bossolo 9x21

 

di forma e caratteristiche spesso diverse hanno però molti punti in comune e il primo su tutti è la loro funzione. Il bossolo serve a contenere e rendere portatile la munizione composta da innesco, polvere e proiettile che sciolti sarebbero difficili da trasportare ed usare rapidamente come un tempo, essi erano trasportati per alimentare le armi ad avancarica dove i bossoli non venivano usati. Quindi il bossolo è innanzi tutto un contenitore molto comodo per velocizzare il caricamento dell'arma, in secondo luogo è una "guarnizione" contro le perdite di gas tra camera di scoppio e otturatore e per questi due importantissimi aspetti i bossoli devono avere particolari caratteristiche che ora vedremo.

 

 

La principale caratteristica deve essere l'estrema elasticità del materiale con cui viene fatto, proprio per permettere allo stesso di aderire, durante lo sparo, alla camera di scoppio della canna, evitado cosi che i gas di sparo trafilino attraverso l'otturatore e finiscano per colpire il tiratore oltre che a diminuire la spinta del proiettile. Il bossolo deve anche proteggere ciò che contiene da umidità e sporcizia, cosi si sono scelti ultimamente materieli plastici la dove era usato troppo spesso il cartone (cartucce per canna liscia). Cosi abbiamo cartucce che possono essere conservate per moltissimi anni senza che le polveri perdano le loro caratteristiche. Il materiale che compone il bossolo però, non deve entrare in conflitto con quanto viene inserito al suo interno, la polvere è un componente a base acida, quindi il bossolo deve poter resistere agli attacchi delle sostanze che possono ancora essere presenti in essa.

Per facilitare il lavoro del bossolo, che abbiamo sopra descritto, viene data ad esso una forma che ne migliora la caratteristica essenziale, la dilatazione e l'alimentazione nelle armi. Tutti i bossoli hanno forma semi-cilindrica e molto liscia all'esterno, le loro pareti sono spesse nella parte più vicina al fondello dove la pressione di sparo e la temperatura è più alta, qui il bossolo è più soggetto allo stress interno dovuto all'esplosione della polvere, lo spessore garantisce ottima tenuta e sicurezza e ne diminuisce lo stress da usura, permettendo anche di ricaricare i bossoli più volte con estrema sicurezza.

Lo spessore delle pareti del bossolo diminuisce al colletto, dove la morbidezza e l'elasticità deve essere elevata per trattenere il proiettile durante il trasporto ma rilasciarlo con facilità al momento dello sparo. Questa parte del bossolo è inverosimilmente la più stressata da coloro che ricaricano, nei bossoli per canna liscia, questa parte viene ripiegata su se stessa più volte, nei bossoli metallici per canna rigata, questa parte viene svasata e richiusa per accogliere il proiettile. Quindi particolare attenzione deve essere fatta su questo punto del bossolo, colletti ripiegati malamente, rotti o fratturati devono essere scartati, il loro uso non provoca grave pericolo per il tiratore ma garantisce la rottura del bossolo allo sparo che dovrà essere buttato, meglio quindi prevenire questo fatto che oltre tutto sporca la camera di cartuccia e determina spesso perdite di gas che se raggiungono il caricatore, (nelle pistole semiauto succede), ne provoca spesso il distacco e la caduta a terra con conseguente inceppamento dell'arma.

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Ritorniamo ai nostri bossoli, tutti hanno una sede nella parte del fondello, per accogliere l'innesco. Un piccolo foro mette in comunicazione la sede dell'innesco con la camera della polvere, questo foro ha un importanza estrema, spesso poco considerata dai ricaricatori. Il diametro del foro modifica la vampa e quindi la velocità di accensione della polvere.

 

 

Nei vari bossoli quindi si trovano fori di vampa differenti, sia come diametro e spesso anche come forma, in alcuni casi infatti essi vengono lievemente svasati per aumentare l'angolo di innesco della fiammata. Solitamente il foro non è più piccolo di 1,7 mm. Non confondere i classici bossoli oggi utilizzati con quelli più datati che hanno due fori di vampa, questi possono essere gettati visto che il tipo di innesco utilizzato (tipo berdan) non è più commercializzato dalla maggior parte delle industrie ed è di difficile reperimento, inoltre l'estrazione del vecchio innesco richiede un attrezzo apposito.

 

 

Nei bossoli metallici moderni per arma rigata possono essere inseriti due tipi di innesco (small e large tipo boxer) che possiedono due diametri differenti, il primo con diametro di 4,45 mm detto "small" e il secondo con diametro di 5,33 mm detto "large" (parleremo degli inneschi in altra pagina), mentre nei bossoli per canna liscia il diametro della sede dell'innesco è diverso per tipo di bossolo, anche qui troviamo fori da 5,6 mm. 6,30 mm. e da 7,55 mm.

La forma dei bossoli è la più varia, mentre nelle munizioni per canna liscia essa è essenzialmente cilindrica, nelle munizioni metalliche per canna rigata le forme si sbizzarriscono. Cilindrici, conici o a collo di bottiglia sono le forme primarie dei colletti dei bossoli mentre i fondelli possono essere:

 

RIMLESS: anche detto scanalato, è utilizzato essenzialmente nelle armi semiauto, la scanalatura è usata dall'estrattore dell'arma per sfilare il bossolo dalla canna dopo lo sparo, il diametro del corpo del bossolo è uguale a quello del fondello: (9x21; .308W.).

RIMMED: utilizzato in armi basculanti o revolver, il fondello ha un diametro superiore al corpo del bossolo; nei tamburi dei revolver ad esempio, impedisce che la cartuccia cada all'interno della camera (Headspace): (.38Sp.; .44Mag.).

SEMI-RIMMED: la forma ha le caratteristiche dei due precedenti disegni, scanalatura per l'estrattore e diametro del fondello superiore al corpo, i bossoli possono essere utilizzati indifferentemente su armi semiauto o a colpo singolo, una di queste è la 7,65 B. (.32 auto).

REBATED (Ribassato): questo disegno nasce per quei bossoli dal corpo di diametro maggiore del fondello, utilizzabili su meccaniche nate per cartucce di diametro inferiore, cosi è possibile camerare calibri superiori sostituendo solo la canna dell'arma ma utilizzando sempre lo stesso otturatore che fa presa sul diametro del fondello del bossolo che è lo stesso di una munizione inferiore; il .40SW è uno di questi, o il .50AE, permette con la sola sostituzione della canna l'uso di questa cartuccia su meccaniche nate per il 9x21 e il .45acp o altri similari.

CINTURATO (Belted): nato per munizionamenti "magnum", la cintura di rinforzo avrebbe dovuto permettere maggiori pressioni di sparo, oggi è essenzialmente usato quale anello di tenuta nella camera di cartuccia, sono molte le munizioni nate sulla base di questo disegno ma che nulla hanno a che fare con munizionamento "magnum".

Il materiale che compone i bossoli per canna rigata è solitamente una miscela di rame, zinco, ma spesso si provano bossoli in ferro o alluminio, questi ultimi di tipo "usa e getta" non permettono il ricaricamento, pena la rottura del bossolo allo sparo, inoltre il diametro della sede dell'innesco è differente dal diametro degli inneschi commercializzati. I bossoli in ferro hanno una vita più lunga ma sono soggetti a ossidazione e i ricaricamenti possibili sono limitati dalla ridotta elasticità del metallo che li compone. I migliori bossoli rimangono sempre e solo quelli in lega di ottone e rame, dalla grande duttilità. Alcune ditte hanno in produzione bossoli nikelati, il cui aspetto senbra quello di un bossolo in acciaio; esso è invece un semplice bossolo in ottone cui è stato applicato uno strato di nikel superficiale che rende i bossoli molto lisci e belli alla vista. La loro durata al ricaricamento è però limitata rispetto ai fratelli non ricoperti, la nikelatura indurisce le pareti del bossolo che cedono molto prima alle sollecitazioni del ricaricamento.

Nella foto a sinistra vediamo tre bossoli: il primo a sinistra è un classico bossolo in ottone, il bossolo al centro è in ottone nikelato, usato dai tiratori che amano presentarsi sempre con le munizioni belle pulite e lucide, mentre il più a destra è un bossolo in acciaio di tipo militare con una leggera verniciatura verde a protezione, come vediamo la forma non cambia dovendo essere tutti camerati nella stessa arma. Anche allo sparo non vi sono differenze dovute al tipo di metallo utilizzato, la sola differenza che sempre si riscontra in questi casi è dovuta ai ricaricamenti, specialmente quelli di tipo militare utilizzati nei bossoli in ferro, eventuali malfunzionamenti non si possono quindi attribuire all'uso di questo tipo di bossolo ma solo al tipo di caricamento scelto. E' infatti provato che con tutti i bossoli è possibile avere buone prestazioni regolando il ricaricamento in modo adeguato. E' vero quanto espresso i tutti i manuali di ricarica che invitano a tenere i bossoli divisi per marca, in effetti al variare della marca varia il volume interno del bossolo e cosi anche la velocità del proiettile con pressioni diverse a parità di ricaricamento.


Abbiamo accennato all'Headspace, questo è lo spazio che intercorre tra bossolo e camera di cartuccia e più esattamente lo spazio morto dove appoggia il bossolo e rimane cosi bloccato tra otturatore chiuso e camera. Questo spazio si trova in punti diversi del bossolo e della camera a seconda della forma di entrambi. Vediamo con alcuni disegni questi punti di "appoggio", essi devono essere sempre presi in considerazione dal ricaricatore.

In questa prima immagine ecco l'hedspace di una munizione cilindrica con bossolo di tipo rimless. Il bossolo entra nella camera si cartuccia e si arresta con il bordo del colletto nel punto in cui la camera si restringe e inizia la canna vera e propria. Una volta chiuso l'otturatore il bossolo rimane prigioniero in questo spazio, il piccolo gioco che ha muovendosi tra la faccia dell'otturatore e il restringimento della camera si dice "headspace", esso deve essere il più contenuto possibile, insomma il bossolo dovrebbe rimanere bloccato come vediamo in figura. Il problema è che ad ogni sparo successivo di un bossolo ricaricato, l'esplosione e le pressioni interne spostano le molecole del metallo che costituiscono le pareti del bossolo, in avanti allungandolo ogni volta di una misura variabile a seconda della lunghezza stessa del bossolo, da pochi decimi di millimetro a millimtri per bossoli molto lunghi, diminuendo questo spazio. Si potrebbe arrivare allora ad avere un bossolo più lungo dello spazio a disposizione nella camera con il chiaro rischio che a un certo punto l'otturatore non chiuda più come dovrebbe. Al contrario, bossoli troppo corti finirebbero per rimanere appoggiati all'orlo in camera ma non toccare la faccia anteriore dell'otturatore, in questo caso il percussore potrebbe non arrivare a colpire l'innesco. Quindi, la misura dell'headspace è importante come è importante che il bordo del colletto (in questo caso) sia di diametro esatto e non ripiegato, per evitare che il bossolo vada più avanti nella camera di cartuccia. Nel disegno qui a destra vediamo che lo stesso bossolo con crimpatura troppo ripiegata, finisce per non avere un giusto appoggio nella camera e lasciare un headspace (spazio vuoto) tra fondello e otturatore che non dovrebbe esserci. Non di meno all'atto dello sparo, quando il colletto deve dilatarsi per lasciare che la palla si distacchi, essendo compresso nelle pareti della canna anziché in camera di cartuccia dove c'è spazio, non faticando in questo modo la dilatazione, si provoca un aumento delle pressioni e un distacco forzato del proiettile e che spesso si rovina in parte e viene trafilato. Si hanno cosi dei colpi instabili e pressioni fuori norma.

Vediamo gli altri headspace che sono presenti sulle altre forme di bossolo: nei bossoli a "bottiglia" solitamente utilizzati in armi lunghe, il punto di appoggio in camera di cartuccia avviene sulla spalla del bossolo, qui si ha l'hedspace e tra questa e il fondello si deve calcolare la sua misura, erroneamente quasi tutti misurano la lunghezza totale di questi bossoli. Infatti vi sono due fattori perturbanti in questo tipo di bossoli; il primo è la distanza dell'headspace tra fondello e spalla del bossolo a cui un buon die ricalibratore provvede alla regolazione durante le fasi di ricaricamento, il secondo fattore è dato dalla lunghezza del colletto, infatti un colletto troppo lungo finisce per portare il proiettile troppo in avanti o addirittura toccare la fine della camera con problemi all'atto dello sparo già indicato sopra. E' quindi importante che la misura della lunghezza tra base del bossolo (fondello) e spalla sia precisa e che la lunghezza del colletto sia mantenuta (manualmente) sempre la stessa.

 

I bossoli Rimmed hanno headspace semplicemente affidato al proprio rilievo del fondello, è questo che blocca il bossolo tra bascula o tamburo (camera di cartuccia) e la cassa-otturatore dell'arma. Anche qui si deve avere estrema attenzione nel far si che la lunghezza totale del bossolo non superi quella massima ammessa dalla camera stessa. Il bordo del colletto non ha nessuna influenza sull'headspace quindi si possono instaurare tutti i tipi di crimpature.

Questo è anche il sistema più sicuro di tenuta dei bossoli, infatti difficilmente possono deformarsi i fondelli dei bossoli di questo tipo tanto da minacciare la misura dell'headspace che è sempre perfetta.

Infine l'headspace dei bossoli cinturati è eseguito proprio alla cintura di rinforzo migliorando e facilitando questo compito e il controllo anche da parte dei ricaricatori che devono solo preoccuparsi della misura totale del bossolo come nel caso dei bossoli rimmed. Anche qui, in caso di bossoli a "bottiglia", si deve sempre controllare la misura del colletto.

La pulizia dei bossoli, il continuo sparare e ricaricare i bossoli li sporca sempre più, l'ottone tende a scurirsi e le cartucce sembrano sempre più vecchie di quanto in realtà siano. Mettiamo bene in chiaro che in questo modo, se i bossoli non vengono puliti, lo sporco non continua ad accumularsi all'infinito ma, lo sporco in eccesso viene in primo luogo a cadere fuori al momento della ricarica e poi in parte espulso durante lo sparo. Cosi i bossoli dopo poche ricariche, continuano ad essere sporchi nello stesso modo. Anche il tiro non subisce deterioramento a causa dei bossoli sporchi tanto che è sufficiente una semplice scrollata e una pulizia superficiale, per poter assemblare ottime munizioni anche per gare. Alcune ricette per la pulizia sono dettate nelle pagine di questo sito.

La ricottura del colletto è un arte spesso utilizzata da tiratori professionisti per rendere il colletto più elastico e duraturo, specialmente la dove la ricalibratura coinvolge solo questa parte del bossolo, infatti in molti casi in cui il bossolo e la camera di cartuccia siano stati progettati insieme, si effettua unicamente la ricalibratura del colletto, questo sistema impegna il metallo del colletto che ad ogni sparo viene compresso e stirato rendendo le molecole sempre più compatte e dure fino alla rottura. La ricottura riporta la morbidezza del metallo alle originarie capacità. Uno dei metodi per la ricottura consiste nello scaldare il colletto e la spalla fino a renderli incandesenti per gettarli rapidamente in acqua fredda e avere cosi del metallo più malleabile.

E' possibile in alcuni casi, trasformare bossoli destinati a certe munizioni in modo che si possano utilizzare per altre , per le quali non si trovano più bossoli originali, ad esempio il .270Win in .280 Rem, il .222 Rem in .223 Rem e cosi via. Il sistema più usato è quello per esplosione, si tratta di ricaricare il bossolo da trasformare con una dose ridotta di polvere e il proiettile del calibro desiderato, quindi di spararlo nella camera per cui verrà formato; a farlo ci penserà l'esplosione di sparo che farà aderire il bossolo alla camera di cartuccia dandogli la giusta forma voluta. Segue