STANCHI
AVVILITI
Quando gli anni che passano
dimostrano che il mondo non cambia.

Oggi si scopre che la "camorra" difende gli extracomunitari e i campi rom per difendere i propri interessi finanziari e forse anche i propri depositi di armi. Da sempre il mondo degli sportivi del tiro si è schierato contro ogni malaffare e in questo anche contro la delinquenza non solo nostrana ma anche straniera. Così mentre la politica continua a fare affari con le cosche (notizie dei giornali e delle tv degli ultimi giorni), i possessori di armi sono chiaramente messi al "rogo" proprio perchè schierati apertamente contro ogni mafia che è (a quanto ormai sembra) collusa intimamente con la politica. Inutile quindi che i cittadini onesti e i possessori di armi sperino in una maggiore apertura alla legittima difesa e sull'uso delle armi quando questa è in conflitto con gli interessi dei gruppi malavitosi legati alle varie "mafie" .... è un giro vizioso che si scopre con gli ultimi fatti dove Roma la fa da padrona, quella "Roma di mezzo" in cui politici e Giudici che tentano di combattere la delinquenza extracomunitaria e i campi rom, sono stati oggetto di minacce da parte della "camorra" locale.

Questo è il nostro manifesto che l'AUDA (Associazione Utilizzatori Delle Armi) ha adottato proprio in questi giorni, aprendo la campagna per la sensibilizzazione della gente onesta, sulla scia del Cardinal Bagnasco che all'ANSA confessa: "il malaffare sta diventando regime ma il popolo degli onesti deve assolutamente reagire senza deprimersi, continuando a fare con onestà e competenza il proprio lavoro ma anche protestando nei modi corretti contro questo 'malesempio' del malaffare"; tutto ciò mentre (notizie ANSA) "continua il botta e risposta con i magistrati. Sabelli: bisogna andare oltre le polemiche, che rischiano di mettere in ombra i veri temi, la corruzione e le buone riforme".

Sabelli, Presidente dell'Ass. Nazionale Magistrati dichiara: "le riforme sbagliate in tema di corruzione unite alla delegittimazione della magistratura costituiscono un cocktail che produce frutti avvelenati, di cui oggi vediamo gli effetti. Occorre intervenire anche sul lato della repressione e della diffusione di una cultura della legalità". A questo la politica fa quasi spallucce, la risposta con un sibillino: "è falso", non accontenta nessuno, tanto più nel momento in cui alcuni politici si scoprono corrotti la dove dovrebbero dare l'esempio; e che esempio.

Poi lo stesso C.S.M. consiglia a Di Matteo, il sostituto procuratore di Palermo, pm nel processo sulla presunta trattativa Stato-mafia e da tempo oggetto di minacce, di trasferirsi altrove.

Insomma, da una parte si combatte contro il malaffare e dall'altra ci si arrende perchè pur avendo a disposizione le armi per combatterlo si deve dimostrare, per chissà quale motivo, di non essere uno Stato di polizia e l'uso della forza non è nel "dna" della nostra Società.

Forse nella nostra società il dna si è evoluto in modo alquanto dubbio, provocando genesi di furbetti del quartierino e di contro semplici cittadini con le mani legate. Si è formata così con il tempo una società tutta Italiana dove non è meglio essere onesti ma è meglio essere i più furbi; dove non si devono pagare le tasse perchè servono a migliorare il territorio ma si deve evadere il più possibile perchè lo Stato è cattivo; dove ci si lamenta per il disseso delle città ma si seminano familiari in tutte le case solo per non pagare l'ICI. Un Paese dove le organizzazioni volontarie non pagano una lira ma sono sovvenzionate con le tasse mentre lucrano troppo spesso sulla pelle della gente. Un Paese dove indagati e collusi non hanno più nemmeno il buonsenso di dimettersi quando indagati perchè è il loro diritto ........ si il Paese dei diritti del delinquente quando poi per una multa, agenzie parastatali pignorano case e imprese a onesti lavoratori.

Una vergogna tutta Italiana e forse anche di qualche Paese del sud America o dell'Asia più orientale, quei Paesi che riteniamo da sempre oltre il terzo mondo. Impressionante come la popolazione intera sia sommessa, impegnata alla visione dell'isola dei famosi o di "amici" e perchè no, anche "c'è posta per te" oltre alle mille telenovela che da decenni innondano i cervelli di milioni di Italiani affascinati dalle vicende fantasiose e inverosimili di famiglie che di civile da insegnare hanno ben poco. Un punto focale accomuna tutti gli Italiani: il calcio. Per esso sono scesi in piazza per festeggiare o protestare. Per il calcio, non certo per il blocco delle pensioni o il blocco degli stipendi, del resto SKY non si è affatto bloccata, quindi il problema non si pone.

Stacchio, il benzinaio che si è opposto alla rapina, osannato eroe del momento, ancora non è al sicuro. Indagini e denunce sono al vaglio della Magistratura. Stacchio, eroe degli onesti ma fastidioso esempio per la camorra rischia una condanna esemplare solo perchè si possa dare un segno ad altri, per costringerli a non riprovarci.
Disarmante verità o fantasie ?

Intanto a pagare sono i più deboli, da via Fani, con cinque uomini di una scorta a Capaci, Palermo. I primi sono gli uomini in divisa senza scrivania, tutti quelli delle mille polizie che tutti i giorni lottano, ormai a corto di fondi facendo quello che possono, fino ai cittadini indifesi aggrediti a bottigliate da extracomunitari espulsi. Un sistema solo Italico dove ti possono mandare via dal Paese ma poi, dato che non siamo un Paese di polizia, nessuno ti afferra per un braccio e con un poderoso calcio in culo ti spedisce a casa scrivendoti sulla schiena un biglietto: "se torni ne abbiamo ancora !".

In verità quell'extracomunitario ha pagato due volte per venire in Italia, un affare per qualcuno, un doppio affare.

E poi un affare per le onlus che si occupano di lui e che dopo il secondo rifiuto del rilascio di un permesso di soggiorno programmavano già un ricorso con lauto compenso per avvocati e operatori del settore. Tutto naturalmente pagato anche da chi poi è morto: pagare per farsi uccidere è oltre ogni immaginazione sconcertante e vergognoso per un Paese che si riteneva la quarta potenza mondiale e oggi è al 27° posto.
Chi paga ora ?

Su " Il Giornale " del 27.07.2014: "Nel Mezzogiorno, calcola l'Istat, la soglia di povertà per un single è pari a 706 euro al mese. Gli immigrati, una volta registrati, ricevono un reddito mensile di 900 euro netti al mese (30 euro al giorno per le spese personali). Altri 900 euro vanno a chi li alloggia (altri 30 euro al giorno: nel marsalese non ci sono più posti liberi nei bed and breakfast; ed ormai ci sono famiglie che li accolgono anche a casa pur di recuperare 30 euro). E 600 euro vanno a coprire le spese assicurative. Nel complesso, ogni immigrato che accetta la registrazione costa allo Stato 2.400 euro al mese. Tanto per fare un esempio, un poliziotto guadagna la metà. Un Volontario di Marina che lo salva dal barcone dello scafista riceve 900 euro al mese. Esattamente lo stesso che prende l'immigrato dopo qualche giorno. In compenso, non ha nessuno che gli paga l'alloggio o la scheda di 5 euro per il telefonino. Con 2.400 euro di reddito mensile, l'Istat ricorda che nel Mezzogiorno una famiglia di 5 persone (padre, madre e 3 figli adolescenti a carico) scavalla la soglia di povertà, stimata in poco più di 2.000 euro mensili".
Uno Stato buono con chi nulla ha a che fare con le tasse da pagare e "boia" contro chi da sempre, nato, vive e paga per la propria Patria, perchè possa essere all'altezza delle richieste della nuova Europa.
Uno Stato caduto in bancarotta che non ha alcuna parola nelle decisioni Europee.

In questo quadro ben comprensibile, mescolati nel marasma della crisi, ogni voce di chi, possessore o meno di armi si levi contro il sistema distruttivo presentato, non vale nemmeno l'aria con cui viene emessa e sparisce il più delle volte, spesso non ascoltata nemmeno dai propri simili.

Il mondo dei possessori di armi poi è qualcosa di tanto viscido da far rabbrividire al solo pensiero.
A Torino la Questura pretende da chi riceve la licenza di deposito di 1500 cartucce per arma corta per agonisti, la tenuta del registro di carico e scarico, art.55 del TULPS; articolo che riguarda solo esercenti, fabbriche, depositi o rivendite di esplodenti di qualsiasi specie.

Art. 55 - (Art. 54, T.U. 1926)
Gli esercenti fabbriche, depositi o rivendite di esplodenti di qualsiasi specie sono obbligati a tenere un registro delle operazioni giornaliere, in cui saranno indicate le generalità delle persone con le quali le operazioni stesse sono compiute. "Il registro è tenuto in formato elettronico, secondo le modalità definite nel regolamento. I rivenditori di materie esplodenti devono altresì comunicare mensilmente all'ufficio di polizia competente per territorio le generalità delle persone e delle ditte che hanno acquistato MUNIZIONI ed esplosivi, la specie, i contrassegni e la quantità delle MUNIZIONI e degli esplosivi venduti e gli estremi dei titoli abilitativi all'acquisto esibiti dagli interessati . Tale registro deve essere esibito a ogni richiesta degli ufficiali od agenti di pubblica sicurezza e deve essere conservato per un periodo di cinquanta anni anche dopo la cessazione dell'attività . Alla cessazione dell'attività, i registri delle operazioni giornaliere, sia in formato cartaceo che elettronico, devono essere consegnati all'Autorità di pubblica sicurezza che aveva rilasciato la licenza, che ne curerà la conservazione per il periodo necessario. Le informazioni registrate nel sistema informatico di cui all'articolo 3 del decreto legislativo 25 gennaio 2010, n. 8, devono essere conservate per i 50 anni successivi alla cessazione dell'attività.

L'AUDA si è dimostrata disposta a perorare la causa contro l'Amministrazione per quanto non dovuto (il registro), dai semplici detentori di munizioni e polveri.
Per tutta risposta il web ha riportato dichiarazioni scandalose da parte dei detentori di tale licenza, in cui si dichiarava che la tenuta del registro è molto comoda e che è strano che le restanti 103 Questure Italiane non facciano altrettanto sulla linea di quella Torinese.

Siamo rimasti sbalorditi tanto da accennare che forse è una questura a sbagliare e non 103 ad essere idiote: bene la risposta dei tiratori è stata che Torino ha ragione quindi...

E' a questo punto che chiunque abbia un minimo di voglia e tempo da perorare per questi sportivi o possessori di armi, smette immediatamente di perdere tempo e abbandona.
Del resto è inutile lavare la testa al mulo.

Così la posizione di "Tiropratico.com" sarà sempre meno esposta non trovando nella situazione attuale Italiana e nel supporto degli stessi possessori di armi il giusto clima e la giusta cultura; cultura che per mille versi è al di sotto della media Europea sia come capacità scolastica che come culturalizzazione da parte dei media a cui fa gola solo il puro introito delle pubblicità a discapito di trasmissioni veramente culturali e di insegnamento.
La capacià degli Italiani di compilare un qualsiasi modulo è limitatissima (ecco il fiorire di mille agenzie commercialistiche), la stessa rete è paragonabile al tempo della pietra di internet come la rete ferroviaria o quella stradale. Il social Twitter Italiano non è un importante utensile di informazione come in tutti i paesi ma una cloaca di foto porno e frasi fatte, sparate in rete da gente che non ha molto da fare; tutto servito in mezzo le opinioni di alcuni e i selfie dei politici di turno.

La cultura del tiratore oggi è: "TENIAMOCI QUELLO CHE ABBIAMO CHE DOMANI POTREBBE ESSERE PEGGIO", così solo in Italia si hanno caricatori ridotti a 15 o 5 colpi, limiti sulla detenzione a 200 cartucce e limiti sugli acquisti e su questa onda di ottimismo e di voglia di combattere l'ingiustizia che gli Italiani subiranno sempre le ingiustizie delle mafie che non sono solo ndrangheta, camorra, ma anche il solo vicino di casa che sulla porta ha scritto: "Dottore" grazie a una laurea Polacca e cui tutti fanno l'inchino ogni mattina. Un Paese di caste la dove si grida allo scandalo Indiano per i Marò quando i processi nostrani durano decenni.

Gridate quindi la Vostra frustrazione, cari sportivi e detentori di armi, probabilmente c'è un orecchio in meno a sentirvi e qualcuno in più a seguire il sistema che conta.

(Le immagini di questa pagina sono state prelevate da Google).

Firearms United riunisce tutte le federazioni dei possessori d'armi in Europa e ha iniziato una campagna di sensibilizzazione per frenare l'onda del disarmo che travolge ogni nazione sulla spinta di gruppi pacifisti ma ancor peggio sotto la strisciante volontà dei gruppi fuorilegge che mirano senza indugio a disarmare la popolazione mentre l'allarme di molti Paesi è già scattato anche al riguardo della difesa interna e militare che l'Europa vuole accentrare togliendo poteri e armi ai singoli eserciti. Sono già molti i Paesi che hanno denunciato l'incapacità di contrastare un qualsiasi attacco alle loro frontiere. Intanto in Francia è stato liberalizzato il 12,7mm..