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QUELLO CHE NESSUNO VI DIRA' MAI
(LO SPORT E LA PASSIONE PER LE ARMI SOTTO UN ALTRO PUNTO DI VISTA)

Nelle università Americane ci sono i "nerd", in Italia i "secchioni" oggi poi sono nati i "bamboccioni" e nei poligoni ci sono i "bottaroli", la classe più bistrattata dei tiratori alle prime armi eppure il 99% dei tiratori proviene proprio da quella classe, fate un passo in dietro con la mente alla prima arma acquistata e ai primi colpi al poligono, crediamo che nessuno sia arrivato sulla piazzola di tiro già "imparato".

Il "bottarolo", colui che ha acquistato la sua prima arma scegliendola tra le sue preferite, solitamente una delle più rumorose e pubblicizzate sulle riviste, in calibro sostenuto, magari inox. Il "bottarolo" è fiero di quell'arma come se fosse l'unica, la migliore, il "top": per questo può far ridere chi ormai ha qualche anno di esperienza eppure il "bottarolo" è la foto di noi tutti parecchi anni or sono, spesso decenni eppure ci fanno tenerezza, spauriti, con le dita tremanti e i palmi sudaticci impugnano le loro armi quasi con paura tanto da sembrare incapaci o peggio ancora pericolosi. Sbagliano per timore di sbagliare, vedono gli altri fare centro e si chiedono perchè quella meraviglia che tengono tra le mani non fa altrettanto: spesso derisi dietro le spalle non sanno che quella sarà solo la loro gavetta, un passaggio obbligato in cui tutti hanno fatto capolino, anche i più vissuti esperti, proprio perchè esperti non si nasce.

E cosi ci rivolgiamo ai principianti, quelli che ti chiedono se è meglio sparare con una o due mani, se si deve chiudere l'occhio sinistro o il destro, se si deve puntare sotto il bersaglio e se la loro pistola (che è per loro la più potente e migliore) va bene per difesa e per tiro a segno. A tutti questi ragazzi diciamo di sedersi, prendere un profondo respiro e dimenticare tutto ciò che gli hanno detto perchè non tutto ciò che si dice o si sente in un poligono è scolpito nelle sacre tavole balistiche: no, spesso è solo la contorta teoria sviluppata da qualcuno che ha letto qualcosa e lo interpreta in un altra, aggiungendoci del suo. E quando ancor peggio questo riesce ad entrare nelle grazie di un Presidente di sezione e fare il Direttore di tiro il fondo è raggiunto: e lui riesce pure a scavare.

Sedete tranquilli, oggi saprete che dove vi trovate voi un tempo vi eravamo noi, oggi pendete dalle nostre labbra ma se avessero girato un filmino quando mettemmo piede per la prima volta in un poligono, sareste voi a farvi delle fragorose risate. Abbiamo chiesto anche noi perchè tutti sparavano con una mano ed eravamo convinti che con due era meglio, che il mirino rosso era meglio di quello nero e che se si aumentava la dose di polvere si poteva sparare più dritto e teso. Nessuno allora insegnava nulla, i primi segreti della ricarica i vecchi se li tenevano ben celati e internet ? Forse chi lo inventò era ancora un bambino. I pochi manuali di ricarica e le tabelle arrivavano dagli USA e contenevano si e no le dosi per due o tre polveri diverse, Norma, Winchester e IMR.
Vectan, Vihtavuori ... mai sentite.

E' quindi chiaro che se ci riuscimmo noi a quel tempo, per voi oggi sarà ben più facile ma attenzione: non è tutto vero ciò che si legge ed è solo l'esperienza che vi farà capire quale sia il vero e il falso; l'importante è non avere premura: leggiamo spesso mail di tiratori che vogliono sapere come diventare istruttori o direttori di tiro, tiratori che per i loro giovanissimi anni difficilmente hanno raggiunto l'esperienza e la saggezza di un vero "Istruttore di tiro". Non crucciatevi nell'essere "bottaroli" ma approfittatene per fare esperienza, sparate, ricaricate, sperimentate, osservate. Leggete ciò che vi interessa ma non soffermatevi ad un solo articolo o libro, confrontate teorie e tecniche, queste spesso sono in contrapposizione e ancor più spesso entrambe hanno ragione. Usate il cervello prima dell'arma, cercate sempre di capire, siate curiosi e non date per scontato quello che vi propinano gli "esperti". Siamo tutti esperti eppure ci sono in commercio migliaia di modelli di armi, migliaia di marche, migliaia di calibri di munizioni, tipi e forme di proiettili, polveri, inneschi ......... siamo forse veramente tutti cosi esperti da sapere tutto su milioni di cose, combinazioni di dosi e ricaricamenti e armi ??

La balistica stessa è solo teoria che qualche volta fortunosamente corrisponde alla realtà del tiro, la ricarica stessa prodotta per un arma non funziona su un altra arma anche se dello stesso modello. E' forse l'unico sport dove veramente chi fa da se fa per tre, guardate sulle piazzole di tiro i tiratori intenti a fare centro e trovatene due che sparano allo stesso modo, con la stessa posizione, che ricaricano la stessa munizione allo stesso modo e trovatene uno che dichiara che la ricarica dell'altro e meglio.

Cacciatori, pescatori e fungaioli sono bugiardi incalliti ma i tiratori sono una razza tutta speciale, per ciò adorateli perchè amano essere adorati ma dimenticate quello che dicono e prima di fare vostre le loro affermazioni, aspettate, provate e controllate i risultati. Sparate come vi viene più naturale e se vi vogliono insegnare una posizione che vi farà fare centro provatela non siate restii ma quella potrebbe non essere la posizione adatta a voi anche se insisteranno del contrario, ogni tiratore è unico e unica la sua posizione di tiro. Partecipare alla vita sportiva della società è buona cosa anche se ci sarà sempre un "rambo" pronto a insegnare qualcosa di sbagliato, la pazienza è ciò che contraddistingue il "bottarolo" che farà strada da quello che diventerà l'ombra di "rambo".

Il poligono (il campo di tiro) è il luogo dove affermazioni, idee, tesi e osservazioni si incrociano e si mescolano, non tutte sono sbagliate e non tutte sono giuste è però importante raccoglierle tutte e fare la giusta cernita scartando quelle inesatte. Non fidatevi ciecamente nemmeno di noi perchè siamo umanamente fallibili, leggete, pensate e provate prima. Non si passa da "bottarolo" a tiratore perchè si è letto o scritto ma solo con il tempo e l'esperienza personale, si acquisisce cosi la giusta maturità e solo allora si può, in pochi casi, aprire bocca con la consapevolezza di dire la cosa giusta. Non sarete voi a dire di essere un istruttore di tiro o un esperto ma saranno gli altri, ascoltandovi, a capirlo.

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